venerdì 28 dicembre 2007

Nathan Oldfield

Dopo aver seguito per mesi le avventure (e le disavventure) dell'insegnante australiano Nathan Oldfield sul forum di Swaylocks "Journey of a quad" è finalmente attivo il sito internet: http://freefilms.com.au/. Decine di immagini fanno da cornice agli altri suoi lavori: il primo film interamente autoprodotto "Lines from a poem..." e la prossima (speriamo non remota) uscita "Seaworthy".
Di "Lines from a poem..." mi aveva colpito molto l'aspetto romantico che lo caratterizzava e l'attenzione posta sullo scivolo puro, così, cercando in rete qualche notizia in più sull'autore, avevo scoperto che si trattava di un giovane del NSW australiano. Un surfer come tanti ma con del talento da vendere, appunto.
"Seaworty" si preannuncia carico di materiale, anche perchè a precederlo c'è stata l'odissea del quad shapato e resinato da Nathan Oldfield e ripreso nel cortometraggio "Making of Noelani" che sarà parte integrante del film.
A mio parere, si tratta di pura poesia.
Consiglio vivamente, nell'ordine:
- la visione di "Lines from a poem...", quantomeno del trailer;
- la lettura del forum su Swaylocks "Journey of a quad";
- la visione di "Making of Noelani";
- la visione del trailer di "Seaworty".
Enjoy

giovedì 20 dicembre 2007

Shadow Lines, aggiornamenti

Tramite l'incredibile passaparola che sta imperversando nella penisola da nord a sud, isole comprese, mi giungono aggiornamenti sulla prima assoluta della produzione video targata Dr.ank: Shadow Lines. Il film, intramente dedicato a Single-Fin, Fish Retro', 70'S, Longboards, ha una durata di circa 35 minuti oltre i bonus ed è stato girato dentro e fuori dall'acqua in Sardegna, Tunisia e Marocco Atlantico.
L'amico drunk Marco Rizzo alias Dr.ank ci ricorda che la prima visione si terrà in quattro differenti locali sparsi per la penisola:
1) LUX CLUB (Oristano) - La bella discoteca oristanese comunica che la serata è stata anticipata a sabato 22 dicembre. Non sbagliate amici sardi... e accorrete numerosi...
2) SURFER'S DEN (Milano) - Confermata la visione per domenica 23 dicembre. Franz vi aspetta nel suo locale di via Mantova n.13 a Milano. Accorrete numerosissimi...
3) SURF STORE SICILY TECH - Capitanati da Tommy e dal fratello Morgan, i ragazzi di Agrigento vi aspettano con la loro ospitalità per farvi "degustare" il film girato dal padrone di casa Tommy - Occhio di Lince - Lopez. L'organizzazione della serata, curata dal Surf Store Sicily Tech, prevede anch'essa la visione del film per domenica 23 dicembre. Considerata però la problematica del blocco dei trasporti della scorsa settimana, che ha avuto ripercussioni negative anche su questa che anticipa 'sto Santo Natale... si consiglia ai ragazzi "dell'isola del sole" di contattare direttamente lo Store per info in merito (Surf Store Sicily Tech 0922/28927) Accorrete a fiumi...
4) BORDERLINE CLUB (Pisa) - La serata nel locale pisano resta confermata per domenica 23 dicembre ore 21.30. La visione del film, tanta musica surf e un sacco di sorprese vi aspettano nel mitico locale pisano di via Vernaccini n.7. Accorrete a "frotte" (è pisano/livornese) ...'nzomma, 'un vazz'uffate per entra'!
A parte gli scherzi, vista la presunta notevole affluenza di surfers anche da Lazio, Liguria, Emilia Romagna, si consiglia, per chi utilizza le autostrade, di prendere come riferimento la A12 Genova-Livorno. Su questa troverete l'uscita Pisa Centro (se venite da sud) e Pisa Nord (se venite dal centro-nord). Seguite le indicazioni per il Centro Città. Il locale si trova nel vicolo accanto al Multisala Odeon, centralissimo quindi. Come riferimento potete prendere Piazza Garibaldi oppure, meglio ancora, il teatro Verdi. Considerare che il locale è in una fantastica ZTL, comunque non più di 5-10 minuti dal parcheggio più vicino. Alle 21.30 si inizia...

mercoledì 19 dicembre 2007

Autunno 2007

A pochi giorni dall'arrivo dell'inverno, spero che quello appena trascorso sia stato un inverno precoce, saltato l'autunno, primavera alle porte...
Settembre e ottobre avari di onde come non mai, novembre e dicembre freddi da impazzire. Talmente freddi che penso di aver superato ogni record di raffreddori e mal di gola. Tutti presi, ovviamente, non per colpa del mare. Come quello che mi sta costringendo avvolto da una sciarpa di lana, mentre il Vortice Anomalo sta abbandonando il Tirreno. Lo stesso vortice che alcuni anni fa produsse identiche condizioni di quelle viste i giorni scorsi davanti all'hotel bianco. Occhio del "ciclone" in mezzo al Tirreno, libeccio sulla Sicilia, scirocco sulla Campania, Tramontana da noi. Risultato: due giorni di mare lunghissimo da sud, onde alla vita, periodo 8 secondi e vento da terra. Tutto questo, per pochi fortunati scampati ai malanni di stagione.
Bella per voi

giovedì 13 dicembre 2007

Kook Out: Thomas Campbell

Fecal Face dot com ospita una galleria di immagini relative all'inaugurazione dell'ultima mostra di T-Moe a San Francisco, nell'ormai amatissimo Mollusk Surf Shop. L'evento è stato accompagnato dal jazz di Jared e Jonathan Mattson (i Mattson2 per l'appunto), affiancati dalla chitarra di Tommy Guerrero. Finora, non sono riuscito a trovare niente in giro dei Mattson2 e se qualcuno della family avesse qualcosa è pregato di farmi un cenno, prego. Share is everithing...
A Giudicare dalle foto della serata, dev'essere stato un gran bell'evento. Sui lavori esposti non si riesce a dire nulla. Troppo avanti. Un patchwork indefinito di foto, disegni, scarabocchi, tutti uniti dallo stile inconfondibile di Thomas Campbell. Sembra l'esplosione di una mente invasa da caos creativo, il tutto ispirato al surf. Che gran bel caos.

giovedì 6 dicembre 2007

California: tragedia a Ghost tree

Nel leggendario big wave spot di Monterey, conosciuto anche come Pescadero point, si è consumata l'ennesima tragedia nel mondo del surf, che piange il 45enne Peter Davi, local di Monterey considerato una leggenda del surf, con una grande esperienza in acqua maturata anche nei mesi di permanenza sulla north shore di Oahu a surfare Pipeline, Sunset e Waimea.
La tragedia si è consumata martedì 4 dicembre, quando una imponente swell, la stessa che ha attivato anche gli spot di Oahu dove attualmente è concentrato il gota del surf per gli eventi più importanti dell'anno, ha generato onde di trenta piedi, poco più di nove metri. Lo spot era affollato di team su jet-ski, sembra più di venti, ma molti erano là fuori da soli, a nuoto. Peter Davi era tra questi e, quando a metà mattina ha rotto il leash, ha iniziato a nuotare verso riva, rifiutando l'aiuto offertogli da ben due jet-ski in due diversi momenti, convinto di poter raggiungere la spiaggia con le proprie forze. Alcune ore dopo, due surfers di Santa Cruz vedevano galleggiare un corpo senza vita adagiato sul kelp, la tipica alga che cresce lungo le coste del Pacifico. Dopo aver abbandonato le tavole per soccorrere la vittima, si rendevano conto che quel corpo che galleggiava, bianco come un fantasma, era il corpo dell'amico Davi e che era ormai troppo tardi per qualsiasi tentativo di rianimazione.
Il medico dei soccorsi lo dichiarava morto alle 13,28.
Nella foto, la micidiale destra di Ghost tree (c) Keagy-Surfermag.
Maggiori info su:
Cleveland leader
Surfermag.com
Surfline.com

venerdì 30 novembre 2007

Il Dalai Lama in Italia

Dal 7 al 9 dicembre prossimi il Dalai Lama terrà una serie di incontri al PalaSharp di Milano sul tema: "La via della pace interiore".
Il Dalai Lama, guida del Buddismo tibetano, è considerato la XIV reincarnazione di Budda, diversamente dal nostro Papa che è simbolicamente il successore dell'apostolo Pietro. Sin dall'età di sei anni, l'attuale Dalai Lama è stato educato secondo i precetti dell'amore universale buddista e a sedici anni ha assunto la completa guida politica e religiosa del suo Stato: il Tibet. Dopo il fallimento della sua missione di pace, il Tibet subì l'invasione della Cina, contro la quale il Dalai Lama rispose con la non-violenza fino a quando fu costretto, a causa del completo disinteresse internazionale per la causa, all'esilio in India, da dove guida il Tibet e continua incessantemente a proporre patti di pace tra Tibet e Cina, che quest'ultima non ha mai preso in considerazione. Premio Nobel per la pace nel 1989, il Dalai Lama torna in Italia nel disinteresse delle istituzioni, che non lo incontreranno per non "disturbare" la Cina. L'unico ad avere annunciato un incontro con lui è stato il Sindaco di Torino, che gli conferirà la cittadinanza onoraria. Pensate un pò...

"La mia religione è la gentilezza"
Dalai Lama Tenzin Ghiatso
Per saperne di più: www.dalailama-milano2007.org

giovedì 29 novembre 2007

Clovis, Joel d'Europa

A luglio 2001, mentre con Andrea e Piero aspettavamo con ansia che finisse la seconda semifinale del Biarritz Surf Festival, Joel se ne scivolava in disparte sulle onde della Cote des basques, già qualificato per la finale.
Almeno, eravamo convinti che fosse Joel... Eleganza, fluidità, leggerezza, erano le stesse. La sagoma in controluce non lasciava spazio a dubbi. Onda dopo onda, la nostra attenzione cresceva sempre più, passando dallo sciocco stupore iniziale allo studio vero e proprio di ogni singolo movimento di piedi e corpo su quel tavolone... Finchè la sirena non ha scandito lo start della finale del Festival: Beau Young e Joel Tudor erano già sulla lineup, mentre il Joel che stavamo osservando noi, disinvolto, stava salendo le scale della Cote des basques per seguire dallo stesso nostro muretto lo spettacolo in acqua di Joel Tudor.
Qualche anno dopo, durante uno dei tanti, lenti e noiosi pomeriggi invernali di piatta trascorsi davanti al pc, sul sito di Bing Copeland avevamo trovato due brevi videoclip di un ragazzo a Biarritz, un tale "Clovis", su un Nuhwiwa noserider alla Cote des basques.
L'estate scorsa, Fede Pizzardi lo aveva riconosciuto subito, tante volte i fotogrammi di quei videoclip erano passati davanti ai suoi occhi.
Il nome del nostro Joel Tudor europeo è Clovis Donizetti. Francese di Biarritz, dal 2001 il suo stile si è evoluto al punto di non assomigliare più nè a Joel Tudor nè ad Alex Knost. E' un surfer completo, in grado di utilizzare qualsiasi misura di tavola in ogni condizione d'onda. A mesi di distanza dal giugno scorso, quando ci abbiamo surfato fianco a fianco, ricordo ancora quella morbidezza invidiabile su un Daniel's pesantissimo, il "Clo Clo" model.
Sarà forse per la magica cornice della Cote des basques, ma la grazia di Clovis Donizetti su quelle onde è un'immagine difficilmente cancellabile dalla mente.
Longboardfrance.com
Ninefeetnoless.com
Danielslongboards.com
Nuhwiwa parte 1
Nuhwiwa parte 2

mercoledì 28 novembre 2007

DR.ANK presenta Shadow Lines

E' in arrivo il primo video italiano di surf interamente dedicato a Single fin, Fish retro', 70's, Longboard. SHADOW LINES, una produzione DR.ANK Surfboards in associazione con Seabrothers media lab, con la collaborazione di Is Benas Surf Club 'n School.
Uno shaper, un cineoperatore, un fotografo e quattro surfer in un viaggio tra le onde della Sardegna, della Tunisia e del Marocco Atlantico, sono gli ingredienti per questo film-documentario sulla pratica del surf e la passione per il mare.
Con la partecipazione di Vincenzo Ingletto, Matteo Mastino (campione italiano longboard 2005), Davide Pecchi, Alessandro Ponzanelli (campione italiano longboard 2006 e 2007), Marco Rizzo (Dr.ank Surfboards Shaper). La prima visione del film, della durata di circa 30 minuti più i contenuti speciali, avverrà in contemporanea domenica 23 dicembre 2007 in tre differenti location:
- Pisa: Borderline Club;
- Oristano: Lux Club;
- Agrigento: Surf Store Sicily.
Il DVD (omaggio) sarà poi reperibile nei migliori surf shop italiani a partire da marzo 2008.
In occasione delle tre serate saranno distribuite alcune copie del DVD e gadget relativi allo stesso (spille, magneti, ecc.)

martedì 27 novembre 2007

Scirocco, the day after

Sono giornate come ieri che mi fanno rinnamorare del surf.
Quando le carte preannunciano l'arrivo di una perturbazione, di una mareggiata, delle onde, stiamo giorni e giorni a programmare orari e impegni, a cercare incastri impossibili tra lavoro e impegni famigliari, a ritagliare ore di permesso da giorni di lavoro impegnatissimi e, soprattutto, a crearci delle aspettative che, puntualmente, vengono disattese.
Se invece le onde le scorgi di sfuggita dal finestrino dell'auto mentre accompagni tua figlia all'asilo, o una telefonata improvvisa mentre stavi andando a pranzo ti fa catapultare al mare a digiuno con la tavola legata sul tettino alla meno peggio, le aspettative stanno a zero e qualsiasi cosa arrivi va di molto oltre ogni speranza.
Le ore trascorse ieri in acqua davanti all'hotel bianco con pochi amici sono le più intense che conservi la mia memoria a breve termine. Ore e ore di lunghe barre d'acqua "altezza vita" hanno cancellato ogni amarezza per questo autunno avaro di onde, assopendo ogni bisogno fisico "secondario" al surf: la fame, la stanchezza e, non ultimo, il dolore al maledetto callo sul piede sinistro consumato a furia di partenze "svogliate" su quelle lunghe pareti d'acqua. Circa un'ora prima del tramonto, quando il crepuscolo ha spento la termica da nordovest che sporcava leggermente le onde nel pomeriggio, un sorriso ebete ci si è stampato sul viso, la nebbia dietro alle colline si è colorata di lilla e la superficie dell'acqua è diventata un tutt'uno col cielo... Ora, ripensando al tramonto di ieri, lo stesso sorriso mi accende il viso.
Fa'
grazie per quella telefonata...

Piede da scirocco


Ecco cosa succede quando lo scirocco soffia sul Tirreno.
Postumi da prolungato "attrito" piede-paraffina...

venerdì 23 novembre 2007

Quindi, fu lo Scirocco

Finalmente è arrivato. Potente, caldo, costante, a spingere sul Tirreno e alzare le onde. Dopo il lungo periodo passato all'asciutto, le due ore di ieri in acqua non sono state facili e la sveglia di stamani è stata più difficile che mai: dolori diffusi a tutto il corpo, dagli occhi ai talloni. E ancora non è finita. Da una prima occhiata al mare, quella di oggi si preannuncia come una session molto impegnativa... Ma si sa, tutto è relativo. Guardate all'altro capo del mondo che concetto hanno di "impegnativo": Surfline.com

martedì 13 novembre 2007

Waxart parte II


Da Smoothglide un altro splendido esempio di wax-art su tavola.
Vedi anche: Waxart p. I

mercoledì 7 novembre 2007

Bear Italian Longboard Tour 2007

Nonostante abbia saltato la tappa di Riccione, seconda delle quattro in programma, vincendo le tre tappe di Toscana, Sardegna e Sicilia, Ponza anche quest'anno porta a casa il titolo di Campione Italiano Longboard. A pochissimi punti di distanza, appena 100, Fabrizio Gabrielli è secondo in classifica davanti alla "matricola" del circuito Matteo Fabbri, appena diciottenne, e al ligure Paolo Colombini, quarto.
Per due anni consecutivi, nel long, vince lo stile.
Bravo Ale.
Per la classifica completa del Bear ILT 2007, clicca qui
Foto da LoSchermo.it di Lucca
Tante belle foto di Ale Ponzanelli ed un breve video nelle pacifiche acque di Surfrider's Beach (Malibu) su Nuuhiwa noserider, su http://www.sundekusa.com/

martedì 6 novembre 2007

The wall


El Curva sul muro di Malibu.
Sul blog della Family, finalmente in linea le foto della California di Fabio & Luisa.

Alex Kopps



Mentre attendiamo fiduciosi l'uscita di One California Day e la prima visione riservatissima di Thread che ha portato Fabio dalla California, ecco un'altra notizia da segnare sugli organizer per l'autunno 2008. Alex Kopps e Steve Kragewski stanno lavorando ad una nuova produzione targata Woodshed Films, la cui uscita è programmata per l'autunno 2008. Anche se è indubbiamente presto per parlarne, è già disponibile un primo trailer sul sito del film Displacement, caratterizzato da una originale impronta artistica.

Alex Kopps è un surfer-artista di Oakland, California, local di Ocean Beach. Specializzato in disegni, illustrazioni e cartografia, ha viaggiato ed esposto le sue opere in mezzo mondo tra cui Australia, Giappone, Canada, Puerto Rico, Olanda, Salvador, Brasile, Indonesia. Per intenderci, è l'autore delle grafiche "pinlinate" del logo di Mollusk. In California ha esposto, tra l'altro, a The Surf Gallery con Thomas Campbell ed Estaban Bojorquez (Two kooks and the king of creedle) e alla Anno Domini Gallery. Attualmente e fino al 23 novembre le sue opere sono esposte alla Sea Cell Gallery di Byron Bay, nell'ambito della Swim Exhibition, una collettiva con Jeff Canham, ed Andy Davis.

lunedì 5 novembre 2007

Thomas Campbell


Sumatra, Africa atlantica, Nuova Zelanda, Rasta, Alex Knost, Dan Malloy... E' solo un assaggio di quello che si trova sulla nuova versione del - fino a ieri - "dormiente" sito di Thomas Campbell: Trim your life away.
Lo avevamo già accennato, ma erano solo voci di corridoio o semplici spettegolezzi, gossip pescati qua e là da siti internet, blog, riviste, eccetera. Attraverso un incrocio assurdo di links eravamo riusciti a scovare il trailer ma ora è Tmoe in persona a presentare il suo nuovo lavoro: The Present, girato in Nuova Zelanda, Tahiti, Africa, California, Sumatra. Nel cast ci sono tutti, da Joel a CJ, Machado, Rasta e il meglio del meglio.
Sul sito c'è una foto gallery da spavento. Molto bella anche la gallery inedita di The Seedling.
Enjoy

venerdì 2 novembre 2007

NALU The Longboarder's Magazine





Dopo Safari Magazine anche NALU, la più diffusa rivista surf del Giappone, ha dedicato uno spazio al surf italiano, pubblicando un articolo sul longboard italiano, l'Italian Longboard Tour e la rivista Revolt. Nelle quattro pagine di servizio, oltre alle foto di Costiera Amalfitana (?), Versilia e Sardegna, Nalu Magazine ha pubblicato foto scattate da Cristian Corradin e Carlo Sarnacchioli a Mastino, Ponza, Leo, Staffone e Francesca Rubegni, dedicando ciascuno alcune (indecifrabili) parole...
Per maggiori informazioni:
Nalu magazine 2007 - Nr. 61
Revolt

sabato 27 ottobre 2007

Ci voleva

Dopo più di un mese e mezzo di assenza sono tornate.
Le onde.
Niente di eccezionale, ma lo scirocco che si è affacciato sul Tirreno ha portato con se, oltre alla pioggia torrenziale, anche un accenno di onde che ha attivato la secca dell'hotel bianco per le poche e calde ore del pomeriggio di venerdì 26 ottobre.
Le ondine al ginocchio, l'acqua cristallina e una leggera bava di vento da terra hanno cancellato i malumori ed azzerato di nuovo l'attesa di una nuova perturbazione.
Peccato non aver condiviso queste poche ore di serenità con nessuno della family.
Forza, autunno, continua a farci sperare...

giovedì 25 ottobre 2007

Niente tavole sui voli British Airways

Da Surfcorner apprendiamo con dispiacere che dal prossimo 6 novembre British Airways chiuderà le porte, o meglio i portelloni, alle tavole da surf. Il pericolo è che altre Compagnie si accodino alla scelta di British e viaggiare con le tavole diventi sempre più complicato di quanto già non lo sia. La B.S.A. ha promosso una petizione per sensibilizzare la Compagnia, nella speranza che cambi orientamento e ritorni "surfers friendly". Per aderire all'iniziativa basta copiare il seguente testo ed incollarlo nel form di British Airways a questo link. Per inviare la mail bisogna registrarsi ma è questione di pochi secondi.

"Dear Sir/Madam,
I have recently discovered that you intend to halt the transportation of larger sporting equipment (including surfboards and windsurfing boards/sails) via the airport baggage system or within the aircraft hold from 6 November 2007. I would like you to reconsider this decision. The only reason I fly, ever, is for trips to destinations where I can surf. I fly, on average, about 20.000km a year (on various airlines, depending on the final destination), most of the time for a duration of 1 to 2 weeks. Shipment by cargo of my boards is thus not an option (given the time I spend on each trip, even if it were financially possible as cargo is always too expensive). I have always, when possible, specifically chosen British Airways in the past because I was sure to be able to transport my surfboards with me. Without them, I have no reason to fly. We generally travel in groups of 4 to 5 people, all with the same reason - to go to exotic destinations to surf. I will of course be forced to take my business elsewhere for my trips if this change is implemented, and will support only airlines who take my boards (without excessive charges) even when I fly without them.
I look forward to your reply,
Regards,
(tuo nome e cognome)"

lunedì 22 ottobre 2007

Waxart

"Arte: s.f. - Attività umana che si compie con l'ingegno e secondo regole dettate dall'esperienza e dallo studio..." (Garzanti)
Personalmente, ho sempre considerato il momento di imparaffinare la tavola come un vero e proprio rito, da "celebrare" con tutta la calma consentita, possibilmente in solitudine. Una parentesi "scacciapensieri" e per qualcuno anche un'occasione di fare arte.
Foto pescate su Thandi Africa, Surfy Surfy, Mollusk e... Non ricordo...

lunedì 15 ottobre 2007

Dreams up

Nuova uscita per l'ambizioso progetto di Cristian Corradin, DREAMS up life surf journal, giunto al numero 3.
L'edizione di ottobre/novembre/dicembre 2007 contiene:
- Puerto Escondido... Boia de'!!!
- Intervista: Chiara Capellini
- Progetto sul mare
- Un giorno fuori dal caos
- Photo special
- Groms photo gallery
- Art on foam

venerdì 12 ottobre 2007

Ether, by Andrew Kidman



E' in stampa il nuovo lavoro di Andrew Kidman: Ether, un libro di ben 252 pagine che raccoglierà foto, interviste, storie e disegni realizzati da questo eclettico surfer nel corso degli anni. Il libro, che è già possibile prenotare dal sito di Litmus, uscirà a gennaio 2008 in edizione limitata di 1.050 copie tutte numerate e autografate dall'autore, con copertina rigida di 12"x12" in un box contenente anche un vinile con la musica inedita dello stesso Andrew Kidman. Le pagine che si possono già sfogliare in anteprima promettono un gran bel lavoro. Si respira lo stile inconfondibile di Andrew Kidman nelle foto di Narrabeen (Australia) alle cinque di mattina o nei ritratti a Skip Frye e Tom Curren alle isole Ebridi (Scozia). O nelle immagini che ritraggono Pat Curren mentre lavora nella sua shaping room di Oceanside (California), come nell'intervista a Wayne Lynch o nelle storyboards di Litmus.
Andrew Kidman, giornalista, musicista, film-maker, fotografo, surfer, cresce sulle spiagge a nord di Sidney, Australia, e dopo aver vinto a diciotto anni un circuito scolastico di surf, diventa Editor di Waves Surfing Magazine ma rassegna le dimissioni dopo sei anni, per mettersi in viaggio e lavorare ad un nuovo ambizioso progetto: Litmus. Un film fuori dagli schemi e dalle tendenze del momento (erano gli anni novanta), per mostrare al mondo una visione personale e poetica del surf. Visione probabilmente influenzata anche dall'anno speso in viaggio, per la prima volta senza un lavoro, in cui Kidman diventa vegetariano e si allontana dal tam-tam surf-mediatico, che considera troppo fazioso, limitante per le potenzialità creative del surf. Andrew Kidman scrive e registra anche la musica per Litmus con la band The Val Dusty Experiment e dopo più di un anno e mezzo viene pubblicato Litmus. Ma l'intento di portare una ventata di novità in una cultura che sembra aver perso la via viene male interpretato e tartassato dalla stampa. Kidman se ne va in america, dove continua a scrivere per alcuni magazine, fare foto, scrivere musica e viaggiare. Nel 2001 esce il suo primo album da solista, "The Spaces In Between". Torna in Australia nel 2002 e, con Glass Love, si riscatta della delusione di Litmus che, nel frattempo, il pubblico ha imparato ad apprezzare. Oggi i lavori di Andrew Kidman appaiono in diverse pubblicazioni quali Switch-Foot, Surfart, Way of the bird e dal 2008 Ether che, come afferma Mark Sutherland, raccoglie per la prima volta la bellezza della sua filosofia di vita e l'eccezionale coerenza con cui egli continua a manifestarla.
Unica nota negativa di questa chicca per collezionisti, il prezzo: 213,84 dollari americani, pari a circa 150 euro, per avere Ether in Italia. Comprese le spese di spedizione, ovviamente...
Approfondimento: l'influenza che ha avuto su Kidman la visione del film "Morning of the heart" sulla sua interpretazione del surf.

Camera con vista


Da Cabo San Lucas, un'altra mail del nostro Fabio.
Vista su Da Rock. Questo è ciò che vedo dal nostro appartamentino...
Saludos, Fabio

giovedì 11 ottobre 2007

Chasing Dora




Los Cabos news

Good morning, anzi buenos dias (si scriverà così? boh!)
Vi scrivo due righe mentre aspetto che si cuocia la pasta (12 minuti, penne rigate Barilla, le uniche che c'erano).
Mi mancate rega'. Mi manca il gruppo. Qui sono in minoranza. Sono solo, in mezzo a orde di messicani americani che sembrano americani ma parlano pure messicano. Tutti tarantolati, tutti a pompa' sulle onde, tutti treessessanta tail slide off the lip a palla de foco, altro che relaxin' in Baja, questi so' tarantolated in Baja. Ma poi perchè entrare in acqua con un 5'7" e pompare come forsennati. Entra con una 6'2"/6'4" e ti risparmi di fare bingo bongo sul surf...
E io, che di certo con il mio fisico non incuto terrore, cerco di ruspare qualche onda in mezzo a quest'orda famelica di ragazzini malefici, che mi droppano senza pietà. Fortunatamente, tutto ciò succede solo al tramonto. Nelle altre due sessions della giornata (mattina alle 7 e pomeriggio alle 14), in acqua ci sono tutti attempatoni che surfano old style, magari con un po' di panza e tutti col sorriso in faccia. Questo è cool, questo mi piace.
Stamane un ragazzo/signore, che sembrava più ragazzo che signore, anche se poi sono venuto a sapere che aveva 51 anni, mi ha rivolto la parola:
"Uattcaindaboardiuraidin?"
E io: "Ehhh? Uott?"
- "Con che tavola stai surfando?"
- "Con un bonza' dei fratelli Campbell. La vuoi provare? (questo era una macina sul surf...)"
- "No, saranno 35 anni che non vado su una tavola così. Io costruisco tavole per vivere. Sono uno shaper, mi chiamo Scott e lavoro da Mitch a Solana Beach."
- "Madddaii?? Sono stato lì l'altra settimana. Che tavole fai?"
- "Il mio logo è Free Spirit Surfboards."
A quel punto quel poveraccio non ha più surfato (e io nemmeno). L'ho massacrato di domande su Joel, su Tyler, sul fenomeno retro, sui fish, sui quad, etc, etc. Vi racconterò a voce i dettagli.
Per ora vi saluto, dicendovi che qui a Los Cabo le onde (destre) sono veramente facili e sgretolone (la famosa onda sgretolona) e che anche con la bassa marea si va che è una meraviglia. Molto easy. E mi dicono che il mare è piccolo, che la swell non è consistente.
Baci a tutti e speriamo che domani mattina quell'orda famelica di bambini tarantolati stia ancora a letto a dormire.
Adios amigos
Astaluego (ma si scriverà così? Chissà...)

mercoledì 10 ottobre 2007

Fm Cayon to Cabo

Good morning, anzi, per voi good afternoon...
Per noi è stata un'alzataccia, visto che ci siamo dovuti svegliare alle 5,00 per venire in aeroporto.
Tavola imbarcata, m'hanno fatto paga' 75 bucks, 'ci loro. Ieri e l'altro ieri sono state 2 giornate veramente spacca schiena, per non dire peggio, visto che ci siamo fatti 5 ore di maghena andare e 5 a tornare il giorno dopo, per andare in Arizona a vedere quella buca grande grande... Com'è che si chiama... Canyon grande o, più semplicemente, Gran Canyon... Lo spettacolo è mozzafiato, però sembra tutto finto. Sembra tipo il cielo finto che stava sopra al centro commerciale del nostro albergo a Las Vegas... Las Vegas... Che città... Ce butterei una bomba atomica. Che spreco di energia, che spreco di risorse. E poi ste gazzo de macchinette c'hanno solato 100 dollars... Ogni ora, ora e mezza, c'è uno spettacolo in ogni albergo famoso. Gli spettacoli fanno spesso uso di fuoco, fiamme e botti tipo capodanno e immettono nell'atmosfera palle di nubi tossiche che non immaginate. Ogni ora, ogni albergo famoso. Per non parlare poi della quantità di energia elettrica letteralmente divorata dalla città. Che scempio. Non sto a fare il moralista, è che già a me 'sti posti non me piacciono, se per giunta penso al danno che fanno... La contraddizione tutta americana (che società...) è che a 5 ore di macchina da Vegas, nel G.Canyon, tutti fogli e foglietti di come risparmiare energia, i trucchi per riciclare le cose, il programma dell'aria sana, i pullman a gas naturale...
Comunque, torniamo ai giorni nostri. Arma', sto giacchetto della Oneill tutto nero L non c'era. Ne ho trovato uno XXL ma non mi pareva proprio la tua taglia. Ho comprato Thread, uno per tutti. C'erano gli UGG a 63 euri, ma ho accannato: sembravo sbirulino. Stavo a compra' un Sector 9 a 90euri completo ma che ce faccio? Ce vado in giro per vela bianca per venire ad aprire la sbarra quando mi venite a trovare? Come con la bici Elettra Cruiser. Vabbè, vi saluto allegandovi una fantastica foto nel gran canyon e ditemi se il fondo della foto non sembra artificiale!
Saluti a tutti e che Cabo sia con noi.
Going right!

venerdì 5 ottobre 2007

Verso Vegas

Eccoci qua, in aeroporto, in attesa che l'uccello d'acciaio ci porti verso Las Vegas o, come dicono qui, Vegas... L'altro ieri siamo andati al seaworld, parco acquatico veramente giusto, anche se a little bit expensive. La cosa che mi ha intrippato di più ovviamente è stato passare in un tunnel trasparente in mezzo ad un banco di squali incazzosi... Ho surfato a Solana al tramonto: un beach break veramente cafone dove ho avuto parecchie difficoltà ad agganciare quelle bombe cha facevano un pò troppo close up & down. Ahhh... Quasi mi dimenticavo. Sono stato anche a Tourmaline dove rompeva un metro e mezzo cicciotto con vento da est. Mentre scattavo qualche foto mi sono soffermato su un nanetto con una tavola enorme che continuava a surfare l'onda IMMOBILE fino sul bagnasciuga... Avrà avuto un 12 piedi twin fin col tail a fish... Sono quasi certo che fosse Skyp... Gli ho fatto qualche foto... Che long assurdo che aveva: lungo, twin e con un doppio concavo molto accentuato sul botto.
Una cosa che ho notato è che qui stanno a rota per lo stund up paddle board. Ho visto un panzone a Cardiff che ci andava da paura, faceva pure i manovroni. E' tutto merito (o colpa) di big Laird Hamilton che attacca le fisse al mondo intero. Certo, me la comprerei una tavola del genere. Molto hawaiiana, molto tradizionale.Vi allego uno scatto mio e di Lu' all'aeroporto e speriamo che l'imballo che abbiamo fatto ieri, mettendo i peluche comprati al seaworld sulle pinne del bonzer, consenta al Bumble Bee di arrivare sano e salvo a Cabo.
Baci a todos.

giovedì 4 ottobre 2007

Surfer's Journal Autunno/Inverno 07



E' in uscita il nuovo numero di Surfer's Journal, stilosissimo come al solito.
Ecco l'anteprima dei contenuti:
Rivermouth and the Memory of Mountains
By Bradley John Monsma
In a Big Sea Josh Angulo’s Island Run
By Christian Beamish
Eye Openers II
By Rob Gilley
North Shore Nonsense
By Kimo Hollinger
Passing the Torch
The last living California surfing pioneers share a taste of heritage
By Craig Lockwood
A Reckoning: California’s Golden boy David Eggers had it all—until he didn’t.
By Dean LaTourrette
Dark Renderings A Wolfgang Bloch portfolio
By Brad Melekian
Plus... The reality of life on Kosrae, Steve Sakamoto California surf photography ’77-’84, crazy action surf photos by Tim Jones, and a not-so-subtle introduction to Waimea Bay.

mercoledì 3 ottobre 2007

San Diego news...

Eccoci qua, all'estremo sud. Abbiamo viaggiato attraverso El Segundo, Newport, Long Beach, Huntington, Laguna Beach, San Onofre, Solana.
El Segundo non è male, se non fosse per i mostri anibba delle fabbriche americane e per Tyler che apre alle 11,00... Newport è piena di super ricchi e non siamo riusciti a trovare Gato Heroi, nonostante lo avessi mappato col TomTom, ma quando Tom ha detto "Arrivo!" io non ho visto traccia nè di Crème nè di Gato Heroi. Ad Huntington faceva delle bombe da paura ma il libeccetto le rovinava. Non mi sono buttato. A Laguna Beach abbiamo fatto una sosta dovuta da Thalia St Surf Shop, devo dire negozio meno autentico di Mollusk (per farvi capire aveva solo 2 long mentre Mollusk ne aveva una quindicina) ma comunque anche lui pieno di chicche fetish che avrebbero fatto impazzire ognuno di voi... Mi sono fatto mostrare dal commesso - che sembrava il cantante degli Oasis da bambino - un Joel Tudor Egg 6'4" verde petrolio single fin e un Rainbow 5'11" di Rich Pavel verde smeraldo. Così, solo per il gusto di tenerli in mano, di prendere sotto braccio quei gioielli. Prezzo, circa 750 dollari per uno, cioè 532 euro. E ho detto tutto. Aveva pure un Bumble Bee come il mio ma grigio e splashato sotto marrone, veramente fico e un paio di bonzer e fish Gato Heroi nascosti dietro a un angolo da altre tavole. Chissà perchè. Poi aveva dei single fin graficati da Tmoe da sbrocco totale. Li ho fotogafati, li vedrete... Dopo aver slidato con la carta di credito anche da Thalia (e che fai un paio di Tshirt non te le piji?) siamo ripartiti verso il sud, e lì, dopo un pò di km...
SAN ONOFRE
Non so chi di voi ha surfato a San'O, forse tutti. Beh, io non ne avevo ancora avuto il piacere. E pensare che, quando la maledetta parcheggiatrice cinese m'aveva detto "Ten dollars" avevo pure esitato... Erano le tre del pomeriggio e "ten dollars" sembravano veramente troppi. Dal dirupo, poi, il mare sembrava piatto. Invece, dopo pochi metri, giusto per scorgere la riva... Piatto! Un par de ciufoli. Rompeva un'onda di un metro e mezzo stra-mega-sgretolona! Vabbè, penso, ci sarà un'affitta long giù dal dirupo... Corca. Mi sono buttato in mezzo a questi scivoli d'acqua con la 6'0" e mi sono pure divertito. Belle corse, lunghe. Certo, ero solo io con la tavola corta in mezzo a 40 long. Solo io con la muta lunga in mezzo a gente in costume. Solo io "Faina" in mezzo a "non Faine". Comunque, che onda. Da sbroccare, da rimanere lì, una scarpa e una ciavatta tutta la vita a surfare con stile i moscioni di San'O.
Ora siamo a Solana Beach. Pensavo fosse un paesino un pò più affollato ma a quanto ho capito non c'è un granchè. Domattina visiterò Mitch e lascerò un pò di bucks pure a lui.
A Puccio, sto c***o de giacchetto nero O'riginal L non ce l'ha nessuno. Mesà che ti tocca ordinarlo dal Cioccari. Eh eh.
Come al solito ho le mani addormentate, quindi vi saluto tutti, belli e brutti, e vi annuncio che col disappunto generale il San Diego Baseball ha perso contro il Colorado. Tutti al ristorante hanno smadonnato e anche noi, cittadini di San Diego per 4 giorni...
Kisses
Fabio e Luisa

lunedì 1 ottobre 2007

Cartoline dalla California


News from Frisco
Martedì 26 settembre 2007
Allora... Con tutto il jet leg sulla schiena, ci siamo svegliati molto presto e siamo andati alla ricerca di Mollusk. Siamo arrivati alle 8 e logicamente era chiuso. Abbiamo girato un po' in cerca di onde e surfisti e ne abbiamo trovati parecchi a The Beach, dove rompeva un beach break cafone ma straliscio (un paio di metrozzi). Siamo tornati da Molusk alle 10 ed era appena arrivato Manuel C. Caro (Mandala) con un carico de gioielli nuovi nuovi, tra cui un Bonzer tipo bumble bee di bing, 6 zero per 21 e quacchecosa, giallo, preso a 750 dollars. Luisa s'è comprata ducento majette e felpe (vabbè 2 magliette e una felpa)... Fa caldo e c 'è o' sole a palla. Abbiamo speso un sacco de sordi e stamo solo al primo giorno... Adesso stiamo a scroccare la connessione a internet da un bell'Apple store dove lasceremo sicuramente un altro fracco de soldi... Baci e a presto con altre neeewssss. Bye e chiudo.

Saluti da Morro Rock
Giovedì 27 settembre 2007
Ciao a tutti, sono le 8 del mattino e stiamo per partire verso sud, verso Santa Monica (LA). Oggi è un pò nebbioso, clima tipico da queste parti. Speriamo di ritrovare il sole verso sud..Nella foto come avrete intuito quella alle nostre spalle è Morro Rock... Baci! Fabio e Luisa

News from LA
Venerdì 28 settembre 2007
Allora...Ciao a tutti innanzi tutto. Siamo a Santa Monica, oggi mentre scendevamo verso sud siamo passati per Pismo Beach. Rompeva un metro superslide super moscio. Nun me so' buttato perchè s'annava solo co la long... Poi scendendo siamo passati per una baja dove ho scoperto un secret spot da paura, nei pressi di Santa Monica, tipo Arugam bay... Rompeva mezzo metro straliscio con una decina di persone in acqua... Sono entrato in un negozietto affitta-tavole e gli ho chiesto quale fosse la tavola più lunga che aveva... Un 10'2" NSP. Mmmm... Non so perchè gli ho chiesto quanto costava l'affitto, dato che anche se mi avesse detto 100 dollari glieli avrei dati... Insomma, dopo aver fatto capire al tizio affitta tavole che non volevo il leash (anche se 'sta faina me lo ha dato lo stesso, ma gliel'ho ridato asciutto dopo 2 ore), mi sono buttato in questo secret (mi pare si chiamasse Maligiù o qualcosa del genere)... Mi sono spaccato con il mio biccone (non biccone ma NSPione, vabbè, è uguale)... Il mare è praticamente piatto, ma cmq si poteva fare del super slide da panico... Maledetti... Ma vi rendete conto? Mia moglie (Luisona) mi ha scattato qualche frame degno di nota, nonostante la misura minima dell'onda...Ora vi saluto perchè sto scrivendo questa lunga mail col mio comunicator sdraiato sul letto della camera d'albergo e, oltre a bruciamme li pollici, me se sò addormentate le mano... Chiudo dicendovi che stasera, colti da una botta de nostalgia, siamo andati a mangiare in un ristorante che si chiama Trastevere...
A presto. Kisses 4 U all

Verso San Diego...
Domenica 30 settembre 2007
Ciao a tutti, premesso che il mare è piatto come il tirreno a Ferragosto; premesso che oggi è domenica; premesso che me fanno male li piedi e le ginocchia a forza de camminà per vedere le orme degli attori; premesso che l'affitta tavole chiudeva alle 17e30 e io so' arrivato a Malibu alle 16e30 parcheggiando a mezzo chilometro dall'affitta tavole e facendomela de corsa; premesso che aveva finito i bicconi e gli NSP e che gli erano rimasti solo i soft top 10 piedi; premesso che faceva un'onda ogni quarto d'ora; premesso che c'erano sì e no 50 persone in acqua su un unico picco; premesso che l'unica onda veramente fica che ho preso c'ho avuto tutto er tempo no stronzo davanti che m'ha droppato senza pietà (forse perchè il soft top col nose mimetico che avevo non suscitava il rispetto degli altri surfisti); premesso che sono uscito alle 17e20 dall'acqua e me la sò fatta de corsa scalzo in mezzo a li vetri e che mo c'ho i piedi neri come la pece enun se puliscono manco col topexan; premesso che quando sò arrivato lì de corsa me sò accorto d'aver scordato il laccio in macchina... (sto cazzo de laccio... ma che me lo dà a fà... e soprattutto perchè me lo pijo); premesso che arifattela tutta a core in mezzo ai vetri fino alla machena senno quello chiude;premesso che ho pagato 15 dollari pe 45 min de surf; premesso tutto ciò; quanto è perfetta l'onda di Malibu. E pensate quando fà le onde vere che cosa può essere... E pensate pure che oggi col mare piatto c'erano 50 persone... E quando ce sò le onde che succede? Una guerra. Rifletto e penso che c'è qualcosa di degenere in tutto ciò. Il mestiere del surfista... Domani mattina (cioè pomeriggio per voi) salperemo per San Diego, passando per El Segundo (Tyler), Newport (Gato Heroi), Huntington (Thalia Surf Shop)... Co' sta scusa che il dollaro costa poco me sò comprato sto mondo e quell'altro... E' difficile resistere dentro a un mega store della Patagonia pieno di finezze che ho sempre desiderato... Siamo stati anche da Mollusk a Venice. Mollusk è veramente giusto, veramente autentico. Poche chiacchiere e mode del cacchio, tanto stile da vendere, ha tavole stupende, soprattutto corte (Mandala e Pavel, ma anche Andreini e Frameline). Ha anche dei long graficati da Thomas (Campbell) veramente eccezionali (1.900 dollari). Penso che invece Gato Heroi (Crème) sia un fenomeno farlocco. Ho visto un solo long Crème finora, non male, ma a parte ciò, sti du pischelli di Newport sono pariolini pieni de sordi, che nella vita non hanno mai fatto un gazzo pe campà (parlo di Alex e de quell'altro biondo che manco me ricordo el nome). Ci sono tonnellate di altri shaper molto più autentici e meno farlocchi di Gato Heroi. Non so, magari scendendo verso San Diego cambierò idea. Vedremo... Finora, su tutti vince a mani basse Santa Cruz (casa di Thomas). Pleasure point è un posto eccezionale e credo che Jack O'neill ringrazi Dio tutte le mattine quando si affaccia dalla finestra di casa sua... Vabbè, chiudo qui, che vabbè che scrocco la connessione a sbafo non sò di chi, ma dopo un pò, scrivendo a letto, come vi ho anticipato nella mail precedente, me se addormentano li bracci e le mano... Allora baci a tutti voi. Ci mancate tutti. See Ya soone come direbbe Marcone... Pace.. O... Pace... Pace!

martedì 25 settembre 2007

Au revoir mon ami

T'ho vista nascere, scivolare, ora seguire fedelmente il tuo nuovo "padrone".
Presto, sarai degnamente rimpiazzata...

giovedì 20 settembre 2007

Oggi è un altro giorno

Dal diario di Paolo Cadoli
Mercoledì 19 settembre 2007
Come tutte le mattine, mi sveglio presto per andare al lavoro, ma oggi è un altro giorno, niente lavoro, si va al mare. Un bacio a mia moglie e uno al mio Mattia, che cresce in fretta e ama il mare come me.
Esco veloce, carico tutto in macchina e parto.
Ancora è buio fuori ma distinguo le barre dell’Ideale, la bolla rompe liscia, ma oggi è un altro giorno e io cerco di meglio. Rompe anche il Marangone ma è un po’ storto, quindi mi dirigo a Santa. Do un’occhiata a Off ma il mare è grosso e impraticabile, tanta schiuma e poca parete.
Mi sposto a Banzai. Il parcheggio è già pieno, la destra rompe altezza testa e Lucio sta già rovinando il lip col suo long, in mezzo ad altre venti persone. Decido di entrare a sx. Anche se l’onda è più piccola della destra, si srotola fino alla risacca della Toscana. In genere sarei entrato di corsa ma oggi è un altro giorno, perciò mi cambio con calma, faccio addirittura un bel po’ di stretching e poi entro.
Ci sono quattro o cinque persone sul picco, un paio di amici e un paio mai visti. Ci si saluta contenti, mentre un’alba rosa illumina la scena. La misura è alla spalla, non troppo liscio, il vento è leggero da sud. Si comincia con l’andirivieni. L’onda è molto lunga e permette molte manovre, mette a dura prova le mie spalle, ma oggi è un altro giorno e io sono in forma. Il mare cresce, alcune serie sono alla testa, alcune over, il sole ci riscalda e la temperatura dell’acqua è gradevole. Arrivano le serie grosse e qualcuno lascia la tavola, vizio che non perdono. Con cortesia e i dovuti modi gli faccio notare lo sbaglio e, dopo essersi scusato, si sposta dal picco… Oggi è proprio un altro giorno…
Sto in acqua fino alle dieci. Tante belle onde ma il fisico necessita di energia. Altre volte sarei rimasto in acqua fino allo sfinimento ma oggi è un altro giorno, ho tutto il tempo che voglio, perciò esco, mi prendo un bel gelato e mi siedo al sole a guardare le onde.
Mi vengono in mente tutte le persone che grazie al surf ho conosciuto, tutti i posti che ho visto, tutti quelli che “ma in Italia mica ci sono le onde come in America”, i pischelli che vengono in spiaggia con la bici e la tavola sotto il braccio, quelli che non surfano più, quelli che non ci sono più… Ieri, quattro anni fa, se ne andava in silenzio mio fratello. Non faceva surf ma amava il mare e viaggiare, e quando ci vedevamo mi raccontava di posti lontani e di onde viste. Lo porto sempre con me, dentro di me, e quel bacio che lancio al cielo ogni volta prima di entrare in acqua è per lui, per quella stella che da lassù mi guida e mi protegge.
Mi sono ricaricato ed è ora di rientrare. Un bacio al cielo e ancora tante onde, ancora tante sensazioni uniche, tanti momenti che non si dimenticano, fino all’onda successiva, fino a quando non vivrò un altro giorno come questo.
Perchè oggi è proprio un altro giorno.
Paolo

mercoledì 19 settembre 2007

D'amore e ombra



"...Infine fu l'alba. Avanzò l'aurora come un fiore di fuoco e cacciò lentamente l'oscurità. Il cielo schiarì e la brumosa bellezza del paesaggio scaturì dinanzi ai loro occhi come un mondo appena nato..."
Da "De amor y de sombra" di Isabel Allende, una delle migliori descrizioni dell'alba che abbia mai letto. La foto non c'entra niente con la Allende ma quale accostamento migliore a queste parole, se non a Morning of the heart?

lunedì 17 settembre 2007

Sotto il sole

In Australia, a poche decine di chilometri di distanza, due luoghi hanno visto nascere e svilupparsi due sottoculture surf distanti anni luce.
In Gold Coast, gli alberghi sfiorano le nuvole e il surf è una grande opportunità per fare soldi: un "business". La maggiore concentrazione di pro-surfers del mondo vive qui. Ogni anno vengono disputate decine di contest e Superbank è l'onda più raccontata, perfetta, tubosa, lunga, del Pianeta.
A meno di un'ora di macchina verso sud, Byron Bay è una mecca "hippy". Le colline che si rincorrono alle spalle dell'oceano racchiudono un santuario dove celebrare una delle religioni più belle del mondo: il surf.
Attraverso i racconti dei protagonisti, Cyrus Sutton (Riding Waves) mostra la differente evoluzione della surf-culture in Gold Coast e New South Wales in "Under the sun", un nuovo progetto costato al filmaker californiano 12 mesi di avanti-e-indietro con l'Australia (che sacrificio!) e del quale, almeno per il momento, non si conoscono molti dettagli.
L'idea è molto interessante, il trailer fantastico, le foto ancora meglio.

Under the sun - Dave Rastovich

Under the sun - Nat Young

Under the sun - Sito
Under the sun - Blog
Under the sun - Myspace

venerdì 7 settembre 2007

Sunset show



Questa settimana di autunno precoce ha fatto scendere parecchio le temperature, soprattutto la notte. La forte escursione termica ha prodotto anche le prime nebbioline e lo spettacolo, all'alba e al tramonto, è assicurato.

mercoledì 5 settembre 2007

Epico

Credo sia l'aggetivo più indicato per descrivere il martedì 4 settembre appena trascorso, almeno sotto il profilo surfistico. La bolla verde di mare prevista dalle carte del FNMOC, resuscitato dopo giorni di sonno, è piombata sulle coste laziali attivando ogni spot esposto a ovest. Come un ciclo perpetuo, anche lo scorso anno in questo periodo (era il 31 agosto) le nostre coste erano state investite da una mareggiata simile: mare grosso da fuori e vento teso da nord-est. A Civita, Piccolo e Marangone hanno mandato delle bombe mai viste. A Santa, le creste fumavano dal bunker fino al castello di Santa Severa, come se una swell prodotta dai mari del sud stesse investendo le coste del Sud Africa. Dopo aver atteso quasi un'ora che il vento da terra regolarizzasse il mare, io e Fede Z abbiamo goduto di quelle onde con altri pochi fortunati, in uno spot poco noto che per l'occasione ha mandato set a ripetizione abbondantemente sopra la testa. Dopo qualche ora, per coronare una giornata epica, ci siamo spostati sulla secca fuori, dove il "ferrone di cavallo" cominciava a srotolarsi sui ciottoli come una giostra infinita. La schiena a pezzi, un dolore misto a piacere diffuso in tutto il corpo. Rivivo ancora il rientro a casa nella macchina tiepida, cullato dalla musica di Lifegate. Che magia...
Foto: Bep - Riskypoint

martedì 28 agosto 2007

Last trip to France...


Piero&Alice, Felpa Pizzardi, El curva, Cote des basques


Armando Lopez, da Daniel's, sentiero, Armand'aggancio


Da casa, Terry Pizzardi, Piero'style, El curva speed


Flower power quiver, Terry Pizzardi, Le surfing, F.4

Toesover & Traditional family starring: Piero, Laura, Alice, Fede, Raffa, Tommy, Armando, Maria, Emma, Fabio, Luisa, Claudio, Paola. Fotografia: Luisa Salvatore.
Biarritz-Anglet, giugno 2007

lunedì 27 agosto 2007

Reduce, reuse, recycle...

Interessante proposta ecologista degli amici di Singlefin.it. Le iniziative per un mondo migliore sono sempre ben accette. Notare la pattumiera in primo piano. Grande Marco Mazzini

venerdì 17 agosto 2007

Ponza' style





Alcuni frame dalla sintesi video del Singlefin.it Classic Longboard Festival 2007 organizzato da Marco Mazzini & co al pontile di Forte dei Marmi.
Guarda il video
www.singlefin.it

Save Banzai. Atto finale?

Durante l'ultimo consiglio comunale di Santa Marinella svoltosi lo scorso 24 luglio alla presenza di molti attivissimi surfers locali, che noncuranti delle onde di scaduta hanno "picchettato" l'aula fino alle cinque del mattino, è stato approvato il famigerato PUA (Piano Utilizzo Arenili).
A parte gli spot notoriamente a rischio per l'eventuale ampliamento del porto di Santa Marinella, sembra che la zona tra Off e Cala della Morte sia finalmente salva. Il PUA deve ancora essere approvato dalla Regione Lazio ma pare che sia scampato ogni pericolo porticciolo/approdo/depositorelitti/villaggioturistico/veneziainminiatura. Banzai sarà libero e probabilmente gestito dai surfers. Ne è prova l'ordinanza di sgombero emessa dalla Capitaneria di Porto di Civitvecchia l'11 agosto, secondo cui entro le 8:00 de 28 agosto tutti i natanti e i materiali depositati a Banzai dovranno essere rimossi, pena il sequestro di P.G. ai sensi degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione. Un'altra piccola battaglia vinta da chi, da anni, si batte in prima persona contro enormi interessi economici, spendendo energie personali a favore di tutta la comunità di surfers che usufruisce di Banzai e per cui Banzai rappresenta, inconspevolmente, una ragione di vita.
Banzai surf club
Santa Marinella surf club

giovedì 16 agosto 2007

Standing on a hill in my mountain of dreams...

Quando appena sedicenne ascoltavo questa ballata dei Led Zeppelin, con la mente viaggiavo già lontano, fino alle coste del Pacifico.
Sogni. Colori. Onde. Pellicani.
Queste immagini sempre troppo sfocate hanno riacquistato la loro nitidezza soltanto oggi, grazie al nuovo trailer di One California Day segnalatomi dal grande Fabio SSB Cioccari.
La musica è quella di Going to California (Led Zeppelin, 1971).
Casse accese, volume alto, luci soffuse. Guarda il trailer

Leo Fioravanti Re di Hossegor

Il piccolo Leonardo Fioravanti, surfer italiano di appena nove anni, continua a far parlare di se.
Dopo svariati successi nei contest nazionali e apparizioni su riviste patinate, è riuscito a dominare una competizione internazionale a Hossegor, lasciando alle spalle ben 47 avversari provenienti da Francia, Spagna e Portogallo, paesi con ben altre tradizioni nel surf rispetto all'Italia, dove i coetanei di Leo fanno a gomitate e si rompono gli stinchi per dare calci a un pallone.
Quest'ultimo successo regala al Dane Reynolds italiano un posto nel team Quiksilver europeo, occasione importante per continuare a misurarsi con ottimi surfers sotto la guida di un preparatore d'eccezione come Thomas Portet.

mercoledì 8 agosto 2007

Contro-consumismo

Il consumismo sfrenato è penetrato in qualsiasi settore economico e sociale, permeando ogni aspetto della vita quotidiana.
Nonostante la soffocante pubblicità alle tavole di "plastica" prodotte in serie in Cina a due lire e rivendute in "occidente" a prezzi astronomici, nel mondo del surf c'è invece chi continua imperterrito ad investire soldi ed energie per costruire tavole che si avvicinano più al mondo dell'arte che non a quello sportivo. Dopo aver conosciuto, grazie a svariati articoli apparsi su altrettanti surf magazine, le tecniche di costruzione utilizzate da Tom Wegener, abbiamo scoperto che c'è tutto un "sottobosco" di shapers che utilizza, come materia prima per produrre tavole da surf, il materiale più nobile e naturale che esista: il legno. Questo dimostra che, dopotutto, il progresso finisce sempre per riportarci all'origine. Un nuovo primordio che ci porterà chissà dove, forse verso un mondo completamente diverso da quello attuale, forse orientato ad un religioso rispetto per l'ambiente.
Il tarlo in testa mi è saltato quando ho visto l'ultima copertina di Surfer's Journal, che ritrae Dan stylemaster Malloy su un fish di Hess. In un garage di San Francisco Daniel Hess produce tavole "vuote", con una cornice precedentemente sagomata per l'outline e il rocker, una specie di armatura interna ed un rivestimento, il tutto in legno, resinato con resina epossidica. Tecnica molto simile a quella usata da Wegener.
Un altro shaper amante del legno è Mike LaVecchia, che con 4 amici ha iniziato a costruire tavole in legno a casa ed ha poi fondato la Grain surfboards. A differenza di Hess, Grain allunga il range fino ai long di 10 piedi e, per chi ama il fai-da-te, vende addirittura un kit completo per assemblare da se le tavole.
Per saperne di più:
Tom Wegener (Wegener surfboards)
Surf organico (articolo di Shane Peel, SurfNews n. 48)
Daniel Hess (Hess surfboards)
Mike LaVecchia (Grain surfboards)
Against the Grain (Vox magazine)

Video di Roberto Vezzone

martedì 7 agosto 2007

The present

Sapevamo che Thomas Campbell stesse lavorando ad un nuovo film ed aspettavamo con ansia che uscisse qualcosa in giro, un assaggio, una parola, un frame, ci sarebbe bastato conoscere il titolo... E invece, tutto in una volta, ecco un primo trailer.
"The present", la cui uscita ufficiale è prevista per la primavera 2008, è presentato da Woodshed Films, prodotto da MBS Productions, distribuito da Studio 411 e diretto, naturalmente, da T-Moe.
Guarda il trailer

Single Fin Trophy

Il prossimo settembre si svolgerà la seconda edizione del "Single fin trophy", la gara-non-gara organizzata da Revolt magazine e riservata a single fin, egg, fish, quad, twinfin, bonzer, retro boards di lunghezza massima 8 piedi. No Thrusters.
Gli atleti del circuito shortboard e longboard verranno valutati per il loro stile dentro e fuori dall’acqua e premiati per l'interpretazione più fluida, classica e stilosa dell'onda. Una manifestazione più vicina al free surf piuttosto che alla competizione agonistica vera e propria.
Location: Capo Mannu surf area, Sardegna occidentale
Sponsor: http://www.tenover.info/ - http://www.uwl-surfboards.com/
Patrocinio: Surfing Italia, Comune Sanveromilis
Waiting period: settembre 2007
Maggiori info: http://www.revolt.it/
Nella foto, Luciano "MP" Cherubini durante la scorsa edizione a S'Archittu

sabato 4 agosto 2007

John Milius a Santa



A circa una settimana dall'evento, passata l'estasi del momento, ricordo con ancora più lucidità uno degli incontri più emozionanti della mia vita da surfer. Venerdì 27 luglio, allo Sporting Club di Civitavecchia, abbiamo incontrato John Milius, grande sceneggiatore e regista, tra l'altro, del cult movie per antonomasia del mondo del surf: The Big Wednesday. Grazie alle numerose domande poste al regista è stato possibile conoscere tanti particolari interessanti sulla realizzazione del film e sul contesto storico-surfistico in cui il film è inserito. A chiudere il weekend, la proiezione del film domenica 29 luglio alla presenza in sala del regista, nella suggestiva cornice dell'Arena Lucciola a Santa Marinella.

giovedì 26 luglio 2007

Abbasso le cicche

Ogni estate la stessa storia. A giugno la situazione è ancora sostenibile ma da luglio in poi ogni spiaggia si riempie progressivamente di mozziconi di sigaretta. Ad agosto e settembre, stendere un asciugamano sulla spiaggia o dentro un posacenere non fa molta differenza. Se vogliamo far giocare un bambino con la sabbia, poi, non ne parliamo.
Proprio domenica scorsa, nella classica "avvitata" d'ombrellone mi sono accorto di qualche cicca ed ho iniziato a raccogliere... Piu' raccoglievo, piu' ne trovavo. Nel raggio di pochi metri ho riempito di cicche di sigaretta una bottiglia da due litri di cocacola, anche quella abbandonata a se stessa.
I filtri di sigarette contengono fibre sintetiche non biodegradabili e disfarsene lasciandoli abbandonati su una spiaggia o anche soltanto gettandoli nel water contribuisce a creare una forma di inquinamento difficile da eliminare. Un mozzicone di sigaretta impiega da uno a cinque anni per degradarsi, a meno che non se lo ingoi un pesce o, peggio, un bambino curioso.
Invito tutti i fumatori a spegnere le sigarette dopo l'uso e possibilmente gettarle nei contenitori della spazzatura. In commercio sono presenti decine di posacenere portatili e, comunque, basterebbe portarsi dietro anche soltanto un contenitore dei classici rullini fotografici da svuotare in seguito...
La spiaggia non è un posacenere.

Tempo di degrado dei rifiuti gettati in mare
(fonte: Legambiente)
Fazzolettino di carta: 3 mesi;
Fiammifero: 6 mesi;
Mozzicone di sigaretta: da 1 a 5 anni;
Buste di plastica: da 10 a 20 anni;
Prodotti di nylon: da 30 a 40 anni;
Lattine di alluminio: 10 -100 anni;
Bottiglie di vetro: 1.000 anni;
Polistirolo: 1.000 anni;
Bottiglie di plastica: mai completamente.

martedì 24 luglio 2007

Heather Brown

Artista e surfista di origine californiana, Heather Brown vive, surfa e dipinge sulla north shore di Oahu, Hawaii. Sul suo sito, http://www.heatherbrown.com/, si possono acquistare le opere originali oppure stampe e t-shirts a prezzi dignitosi. Nella gallery si possono visualizzare molti degli acrilici su tela realizzati dall'artista.

lunedì 23 luglio 2007

Lopez pensiero

Gerry Lopez. Lo Stile.
Ha surfato Pipeline per decenni con uno stile unico e inimitabile, esplorato l'Indonesia più remota negli anni '60, è stato tra i primi a surfare G-Land e tra i primi a fare tow-in a Jaws. Fondatore della Lighting Bolt prima e della Jerry Lopez Surfboards poi, tra un viaggio e l'altro risiede in Oregon, dove shapa, pratica snowboard e yoga. Un guru.
Ho appena finito di leggere l'intervista pubblicata da Surfer magazine e ammetto di condividere molto del "Lopez pensiero"...

Those moments when you were completely focused on riding a wave are actually kind of spiritual...quite a religious moment. To be truly successful at riding a wave we’re approaching a Zen state of mind, and that’s why surfing...especially surfing well...is so satisfying. You’ve banished all those extraneous thoughts from your mind and you’re in the pure moment. Other parts of your life might be in shambles, but because you’re tapping into the source you’re truly happy. Jerry Lopez

Per leggere tutta l'intervista clicca qui