mercoledì 8 agosto 2007

Contro-consumismo

Il consumismo sfrenato è penetrato in qualsiasi settore economico e sociale, permeando ogni aspetto della vita quotidiana.
Nonostante la soffocante pubblicità alle tavole di "plastica" prodotte in serie in Cina a due lire e rivendute in "occidente" a prezzi astronomici, nel mondo del surf c'è invece chi continua imperterrito ad investire soldi ed energie per costruire tavole che si avvicinano più al mondo dell'arte che non a quello sportivo. Dopo aver conosciuto, grazie a svariati articoli apparsi su altrettanti surf magazine, le tecniche di costruzione utilizzate da Tom Wegener, abbiamo scoperto che c'è tutto un "sottobosco" di shapers che utilizza, come materia prima per produrre tavole da surf, il materiale più nobile e naturale che esista: il legno. Questo dimostra che, dopotutto, il progresso finisce sempre per riportarci all'origine. Un nuovo primordio che ci porterà chissà dove, forse verso un mondo completamente diverso da quello attuale, forse orientato ad un religioso rispetto per l'ambiente.
Il tarlo in testa mi è saltato quando ho visto l'ultima copertina di Surfer's Journal, che ritrae Dan stylemaster Malloy su un fish di Hess. In un garage di San Francisco Daniel Hess produce tavole "vuote", con una cornice precedentemente sagomata per l'outline e il rocker, una specie di armatura interna ed un rivestimento, il tutto in legno, resinato con resina epossidica. Tecnica molto simile a quella usata da Wegener.
Un altro shaper amante del legno è Mike LaVecchia, che con 4 amici ha iniziato a costruire tavole in legno a casa ed ha poi fondato la Grain surfboards. A differenza di Hess, Grain allunga il range fino ai long di 10 piedi e, per chi ama il fai-da-te, vende addirittura un kit completo per assemblare da se le tavole.
Per saperne di più:
Tom Wegener (Wegener surfboards)
Surf organico (articolo di Shane Peel, SurfNews n. 48)
Daniel Hess (Hess surfboards)
Mike LaVecchia (Grain surfboards)
Against the Grain (Vox magazine)

Video di Roberto Vezzone

3 commenti:

Felipe Siebert ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Felipe Siebert ha detto...

Eu queria saber Italiano para entender tudo que você escreveu :)

mas da para ter uma noção...

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I wanted to know Italian to understand everything that you he wrote:)

but of the one to have a notion…

Armando ha detto...

Hey bro, try with the english version. Peace!
The unbridled consumerism pierced any area, economic or social, permeating all the moments of our daily life.
Despite stifling advertise of the "plastic" boards made in China at low costs and resold in "west" with astronomic prices, in the surf world there is someone that undeterred continue to invest money and energy to built boards close to the artworld than the sportworld.
After had known, thanks to various articles on as much surf magazines, the manufacture technics used by Tom Wegener, we found that there's an alternative world of shapers that use, like raw materials to built surfboards, the noblest material on heart: wood. This show that, after all, the progress always end to bring back to origins. A new beginning that will bring us goodness knows where, maybe toward a totally different world, perhaps inspired to a religious respect for the environment.
The "worm in my head" jumped when I saw the last cover of Surfer's Journal, that represents Dan stylemaster Malloy on a Danny Hess fish. In a garage in San Francisco Daniel Hess builds hollow boards, with a pre-shaped frame for outline and rocker, a kind of internal framework and a covering, all with wood, il tutto in legno, resined with epoxy. A very similar technique to that used by Wegener.
Another shaper lover of wood is Mike LaVecchia, that with 4 friends started built wood boards at home and then founded the "Grain Surfboards". Grain pull the range until 10' longboards and, for those who loves do-by-yourself, also sells a complete kit to assemble by self the boards.