Nel leggendario big wave spot di Monterey, conosciuto anche come Pescadero point, si è consumata l'ennesima tragedia nel mondo del surf, che piange il 45enne Peter Davi, local di Monterey considerato una leggenda del surf, con una grande esperienza in acqua maturata anche nei mesi di permanenza sulla north shore di Oahu a surfare Pipeline, Sunset e Waimea.
La tragedia si è consumata martedì 4 dicembre, quando una imponente swell, la stessa che ha attivato anche gli spot di Oahu dove attualmente è concentrato il gota del surf per gli eventi più importanti dell'anno, ha generato onde di trenta piedi, poco più di nove metri. Lo spot era affollato di team su jet-ski, sembra più di venti, ma molti erano là fuori da soli, a nuoto. Peter Davi era tra questi e, quando a metà mattina ha rotto il leash, ha iniziato a nuotare verso riva, rifiutando l'aiuto offertogli da ben due jet-ski in due diversi momenti, convinto di poter raggiungere la spiaggia con le proprie forze. Alcune ore dopo, due surfers di Santa Cruz vedevano galleggiare un corpo senza vita adagiato sul kelp, la tipica alga che cresce lungo le coste del Pacifico. Dopo aver abbandonato le tavole per soccorrere la vittima, si rendevano conto che quel corpo che galleggiava, bianco come un fantasma, era il corpo dell'amico Davi e che era ormai troppo tardi per qualsiasi tentativo di rianimazione.
Il medico dei soccorsi lo dichiarava morto alle 13,28.
Nella foto, la micidiale destra di Ghost tree (c) Keagy-Surfermag.
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giovedì 6 dicembre 2007
California: tragedia a Ghost tree
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