martedì 13 maggio 2008

Una domenica come poche...

Quando sabato sera ho settato la sveglia alle cinque del mattino, ho pensato a quanto mi pesi svegliarmi alle sei tutti i giorni della settimana per andare al lavoro. Ma quella sera ero spinto da ben altre motivazioni. Lo scirocco che imperversava sul Mediterraneo stava alimentando due giorni di onde degni della California meridionale. Per una volta, tutto è andato come sperato: Il colore del cielo è passato rapidamente dal nero inchiostro al rosa, aprendo il sipario sul reef più bello d'Italia, su cui srotolavano una dietro l'altra barre d'acqua solitarie accarezzate dalla brezza da terra. Per circa mezz'ora ho goduto di quei doni praticamente da solo, poi la lineup si è moderatamente popolata e alle otto sono uscito sfinito, a metà tra l'entusiasta e l'incredulo. Ora mi ritrovo di nuovo a studiare le carte; a sperare che prima o poi si riverifichino quelle condizioni; di nuovo ad ammettere che spesso anche dietro casa ci sono delle onde incredibili, senza necessariamente dover volare migliaia di chilometri lontani...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i miei complimenti!!

sono anni che guardo le carte e mi sono imparato a leggerle e capirle..ma domenica non avrei osato a fare l'alba..la vedevo molto pallida..complimenti a te quindi..che hai un occhio veramente fino..

Armando ha detto...

Eh, insomma... Non è per fare il modesto ma ieri c'ho preso 'na sola... Sveglia alle cinque: mega fregatura. Però mi sono rifatto al tramonto. Ahyeah! Mo sto a pezzi.