Se una sera d'inverno alla Frasca butti lo sguardo al cielo, può capitare di assistere ad uno spettacolo impagabile.
Quello che era uno dei tratti di costa più belli del Tirreno rischia di scomparire per sempre per fare spazio a porti, porticcioli, acquacoltura, boa petrolifera, centrale a carbone con annesso molo per attracco navi carboniere, pirolisi e chi più ne ha, più ne metta. E pensare che in campagna elettorale, l'attuale sindaco di Civitavecchia si dichiarava "amante del mare"...
Ho vissuto questo fantastico tratto di costa praticamente per 35 anni e, al ritmo con cui la mano distruttrice dell'uomo c'ha speculato a vantaggio degli interessi dei soliti noti, mi sale un groppo alla gola se penso che mia figlia da grande dovrà indossare una maschera antigas e guanti di pvc per osservare gli stessi tramonti che io e sua madre le facciamo vedere oggi.
venerdì 1 febbraio 2008
Se una sera d'inverno alla Frasca...
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1 commento:
ahimé è la tendenza generale in questo paese allo sfascio ingolfato di Cayenne e palazzinari....
cosa lasceremo ai nostri figli, ai nostri nipoti? Solo i ricordi di belle surfate, di bei tramonti, di bei momenti, che non potranno esserci più...
grazie per il vostro blog!
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