Credo sia l'aggetivo più indicato per descrivere il martedì 4 settembre appena trascorso, almeno sotto il profilo surfistico. La bolla verde di mare prevista dalle carte del FNMOC, resuscitato dopo giorni di sonno, è piombata sulle coste laziali attivando ogni spot esposto a ovest. Come un ciclo perpetuo, anche lo scorso anno in questo periodo (era il 31 agosto) le nostre coste erano state investite da una mareggiata simile: mare grosso da fuori e vento teso da nord-est. A Civita, Piccolo e Marangone hanno mandato delle bombe mai viste. A Santa, le creste fumavano dal bunker fino al castello di Santa Severa, come se una swell prodotta dai mari del sud stesse investendo le coste del Sud Africa. Dopo aver atteso quasi un'ora che il vento da terra regolarizzasse il mare, io e Fede Z abbiamo goduto di quelle onde con altri pochi fortunati, in uno spot poco noto che per l'occasione ha mandato set a ripetizione abbondantemente sopra la testa. Dopo qualche ora, per coronare una giornata epica, ci siamo spostati sulla secca fuori, dove il "ferrone di cavallo" cominciava a srotolarsi sui ciottoli come una giostra infinita. La schiena a pezzi, un dolore misto a piacere diffuso in tutto il corpo. Rivivo ancora il rientro a casa nella macchina tiepida, cullato dalla musica di Lifegate. Che magia...
Foto: Bep - Riskypoint
mercoledì 5 settembre 2007
Epico
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